Durata delle sessioni di meditazione

La durata delle sessioni dipende da quanto tempo hai, ma è importante che prima di iniziare stabilisci quanto tempo vuoi stare in meditazione. Se dici “mediterò per 10 minuti” non interrompere prima e finisci nei 10′

Se sei agli inizi, è normale non riuscire a rimanere stabili e concentrati a meditare per tutto il tempo prefissato, non scoraggiarti! Il metodo per sviluppare l’equilibrio meditativo è quello di alternare la meditazione con qualche minuto di riposo, fino a concludere il tempo prestabilito della sessione deciso all’inizio.

È meglio meditazioni brevi, ma di qualità. Ed è meglio portare a conclusione la meditazione quando la mente è ancora rilassata e gioiosa. Così da desiderare di ritornare a meditare la volta seguente! La meditazione porta a dei benefici se si medita tutti i giorni. Come ci si lava i denti tutti i giorni, lo stesso ci si lava la mente con la meditazione, è solo necessario creare l’abitudine.

Arya Shantideva dice che non vi è nulla che la mente non sia in grado di ottenere tramite la forza dell’abitudine, perciò si tratta di allenarsi a meditare tutti i giorni, in modo graduale.

È importante anche accettare con amorevolezza il proprio livello di abilità meditative e procedere con mente rilassata, con aspirazione costruttiva, positiva di voler meditare, ma senza aspettative, senza giudicarsi né scoraggiarsi. Gradualmente, giorno dopo giorno, fino a che meditare diventa facile, ovunque, perfino su un autobus!

Agli inizi, se si nota che la propria mente salta da un pensiero all’altro, non c’è da spaventarsi o stupirsi: la mente indomita è proprio così! Semplicemente in meditazione ti rendi conto del lavorio mentale che c’è normalmente, i pensieri. Se ti rendi conto di questo sei già molto avanti!

Lo stesso vale per quando si riconosce in se stessi di avere un’emozione disturbante o afflizione mentale: quello è un momento in cui ci si dovrebbe rallegrare, perché è solo prendendo atto di un problema che è possibile risolverlo – è il 70% del lavoro! dicono i Lama.
Il 30% del resto del lavoro è impegnarsi con gioia a provare ad applicare gli antidoti, ossia i fattori mentali positivi direttamente opposti ai fattori mentali negativi. Con sforzo entusiastico o per lo meno con interesse, potendo vedere in breve tempo che, in generale, quando si medita si sta meglio di quando non si medita.

Per chi vuole sapere di più sulla meditazione concentrativa vi è il Testo di Kamalashila sugli “Stadi di Meditazione”. Per chi vuole sapere sulle meditazioni analitiche, o addestramenti mentali, un Testo che sarebbe auspicabile avere in casa sul proprio comodino è la “Saggezza Fondamentale” di Nagarjuna e il “Bodhisattvacharyavatara” di Shantideva – da utilizzare di giorno e di notte.

All’inizio, prima di meditare, ricordarsi di generare
una corretta motivazione
e alla fine una vasta e profonda dedica!

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